Dettagli
- Difficoltà
- E: Escursionisti
- Durata
- 04:50
- Distanza
- 17,00 km
- Dislivello positivo
- 692 m
- Dislivello negativo
- 1027 m
Descrizione
Si riparte dal piazzale della Parrocchiale nei pressi museo della guerra e si sale in direzione della frazione di Zumiè. Si segue un tratto di strada asfaltata ed al bivio con indicazione “Mandoal” si prende a dx oltrepassando l’impianto fotovoltaico. Si percorrono circa mille metri su strada in parte asfaltata fino a giungere ad un’area pic-nic.
Qui seguiamo il sentiero 454 con indicazione “Piazze – Parole” di facile e panoramico percorso (una possibile alternativa che noi però non percorriamo è la discesa lungo il sentiero n.455) e dopo circa un’ora di cammino si giunge alla località “Piazze”. Prendendo a dx il n. 456 sale sulla panoramica cima del Monte Stino, noi scendiamo invece lungo una serie di tornanti in direzione del lago seguendo sempre il n. 454 fino ad immetterci per l’ultimo tratto sul n. 455. Siamo nelle vicinanze della località di Vesta , villaggio turistico sulla sponda orientale del lago d’Idro.
La nostra meta è ora il “sentiero dei contrabbandieri” così denominato per l’attività che vi si svolgeva in tempi passati tra l’Italia e l’ impero austro-ungarico. Ai cartelli segnaletici che ci si presentano seguiamo però l’indicazione per palestra di roccia e/o ferrata Sasse. Percorriamo appunto via Sasse fino a giungere all’ampia spiaggia e, in prossimità del molo di attracco del battello, prendiamo a dx il sentiero ben evidenziato e segnalato. Si oltrepassa la palestra di roccia e si prosegue lungo il sentiero fino alle indicazioni successive. Qui ora seguiamo l’indicazione “sentiero dei Contrabbandieri” mentre andando diritti si va verso la Ferrata Sasse. Si prosegue fino ad immetterci sull’altro percorso dei contrabbandieri che sale direttamente da Vesta.
Il tracciato in parte attrezzato con corde metalliche fisse richiede attenzione in alcuni punti. E’ assolutamente vietato alle mountain-bike. Oltrepassiamo l’indicazione recante il vecchio confine italiano con l’impero austro-ungarico e ci immettiamo su una stradina forestale che termina alla nostra sx in uno slargo con le indicazioni segnaletiche per la Ferrata Sasse. Tenendo la dx si va verso la strada che collega Baitoni a Bondone percorrendo la quale è possibile raggiungere il castello di San Giovanni visitabile nei mesi estivi. Noi prendiamo il ripido sentierino che in breve ci conduce a lago al porto di Camarelle a Baitoni.
Siamo in provincia di Trento ed in prossimità della Riserva naturale Canneto di Idro . Tale Biotopo fu istituito nel 1994 dalla Provincia Autonoma e rappresenta un habitat ideale per numerose specie vegetali e animali. Il sito è dotato di passerelle in legno che permettono il passaggio e l’osservazione da vicino della zona umida e delle specie che in essa vivono e nidificano. Continuiamo a seguire il sentiero che attraversa il Biotopo mantenendo sempre la direzione del Lago fino a raggiungere il punto di confluenza fra il fiume Chiese ed il torrente Caffaro.
Attraversiamo 2 ponticelli ed arriviamo al nuovo Ostello del comune di Bagolino (possibile punto di pernottamento). Proseguiamo sempre lungo la riva del lago e dopo aver oltrepassato un chiosco e poco oltre un ristorante ci dirigiamo, percorrendo un ultimo tratto in salita ,verso l’antico Borgo di San Giacomo con l’antica chiesa meta di arrivo della nostra tappa.
Dove dormire:
l’Ostello via dei Quadri II,10 – tel.349-2309831
Al Pescatore via dei Quadri IV, 36 – tel.39 0365 990192
B&B Coccinella Via Caduti,136 – tel.39 0365 905063
B&B La Vecchia Tipografia via Ocla,9 ––tel.39 0365 990113 / 39 346 5874922
sempre meglio telefonare in anticipo per la disponibilità.