Dettagli
- Data
- 16-7-2023
- Durata
- 2 giorni
- Difficoltà
- EEA: Escursionisti esperti con attrezzatura
- Accompagnatori
-
- Accompagnatori di Alpinismo Giovanile
Alpinismo Giovanile, un gran bel titolo per la nostra attività in Montagna.
Il Progetto Educativo del CAI, in una sua parte, recita:
L’Alpinismo Giovanile deve avere quale obiettivo l’educazione alla conoscenza e alla corretta frequentazione della montagna attraverso il gioco, la scoperta, l’avventura, la conoscenza, il rispetto, la solidarietà e l’emozione.
Cinque sostantivi definiscono perfettamente l’ultima nostra uscita in Brenta: scoperta, avventura, rispetto, solidarietà ed infine emozione.
SCOPERTA: per un paesaggio la cui visione è permessa a pochi, un’ambiente di rocce, arido e sconvolto che solo questa parte delle Dolomiti presenta.
AVVENTURA: appesi a un filo di metallo che ci assicura su degli strapiombi vertiginosi.
RISPETTO: non solo per gli accompagnatori ma anche per i ragazzi che si affidamo con fiducia.
SOLIDARIETA’: del compagno che ti sta accanto e ti sorregge se ne hai bisogno.
EMOZIONE: stati d’animo che valicano il timore passando per lo stupore per ciò che ci sta attorno, per infine arrivare alla consapevolezza di essere “in grado” anche quando un poco di paura si affaccia.
Il pomeriggio della domenica, facendo una ricognizione con i ragazzi per individuare l’attacco della via per il giorno dopo, qualche dubbio di avere azzardato nello scegliere questo sentiero attrezzato mi rodeva.Ma, tanto è, non a caso è Alpinismo Giovanile, la cosa importante è garantire sicurezza…
La cengia dove passava il percorso era alta sopra di noi e le figure degi pochi alpinisti che la stavano affrontando era piccoli puntini colorati là in alto.
Forse qualche timore me lo sono portato nel sacco letto prima di addormentarmi…
Timori che si sono dissolti appena il gruppo ha affrontato le prime difficoltà, i ragazzi procedevano sicuri e i moschettoni scorrevano sempre in coppia sui cavi di acciaio così come avevo richiesto. Gli accompagnatori distribuiti lungo il gruppo accudivano, ben coadiuvati dai ragazzi più grandi, chi era più in difficoltà.
Il gruppo tendeva a frammentarsi a causa delle diverse capacità alpinistiche ma, subito, dopo poco si ricompattava quasi a voler affermare l’appartenenza ad un unico insieme.
E’ stata una lunga giornata e la discesa ha creato anche una paio di problemi per fortuna ben risolti con lo “spry magico dei calciatori” e qualche benda elastica e poche lamentele ho sentito.
Il nostro accompagnatore Luca si è anche caricato due zaini in spalla per alleggerire uno dei ragazzi.
Torno di nuovo al quel sostantivo: RISPETTO perchè è il sentimento che provavo giunti di nuovo a Valle… Rispetto per la Montagna, rispetto per gli Accompagnatori ma, sopratutto rispetto per i nostri Ragazzi, grandi!
Alla prossima, Raffaele