Dettagli
- Data
- 11-6-2023
- Difficoltà
- E: Escursionisti
- Accompagnatori
-
- Accompagnatori di Alpinismo Giovanile
Salita alpinistica alla cima Zeledria e giro dei 5 laghi.
Quando Pierangela mi ha proposto l’escursione, ero un poco dubbioso: cima sconosciuta e mai salita. E’ bastato però il suo definirla molto bella e adatta al gruppo “dei grandi” per convincerci a inserirla nel calendario di quest’anno.
Questa primavera riguardo al tempo è stata un poco “balorda” e abbiamo ritenuto opportuno procedere alla ricognizione. E’ toccato a Pierangela visto che io ero in vacanza.
Le notizie riportate non erano buone, sul versante nord c’era ancora tanta neve marcia e scendere in quella conca piena di massi era problematico, bisognava trovare un’alternativa…
Tre giorni prima della data, parto io per una seconda ricognizione e, mi perdo quasi subito sulle piste di Campiglio a causa la mancanza di segnaletica che non è ancora stata riposizionata al termine della stagione invernale. Per fortuna, i riferimenti che mi servivano, li avevo: Dolomiti di Brenta alle spalle e via a salire verso l’alto.
Seguendo le piste arrivo fino alla stazione superiore della funivia Pradalago e individuo la nostra cima alle spalle del rifugio.
La via ripida è in parte attrezzata ed esposta, salgo la cresta e arrivo alla bandiera della vetta, la vista è mozzafiato, spazia sulle Dolomiti ancora in parte innevate e sui laghetti (un paio ancora gelati) che contornano la Zeledria.
Guardo il versante nord e con sollievo, vedo che rimane solo qualche lingua di neve facilmente aggirabile, domenica si parte!
Puntuali alle 6.45 cielo sereno, saliamo in autobus, destinazione Campo Carlomagno.
Stavolta non sbagliamo sentiero, c’è chi in testa il percorso l’ha già fatto tre volte. Veloci saliamo, malga Zeledria e rifugio Pradalago e via a imboccare il sentiero che porta alla cima. All’inizio della ferrata indossiamo imbrago, caschetto e set da ferrata, la sicurezza innanzi tutto, saremo forse più lenti ma, nessuno si farà del male.
E’ difficile non girarci ad ammirare la catena delle Dolomiti di Brenta alle nostre spalle, la veste d’inizio stagione è fantastica, roccia e neve che se la giocano.
Foto sulla vetta e poi via lungo la cresta che con un susseguirsi di scalette e cavi di metallo, ci porta alla bocchetta di Lago Scuro dalla quale scendiamo verso il lago.
Pestiamo senza problemi, un poco di neve, contorniamo il lago scuro fino a raggiungere la bocchetta dei 3 laghi per poi scendere al lago inferiore dove pranziamo sui massi a bordo acqua.
Le previsioni di Andrea (menagramo), risultano precise: ore 13 pioggia e così succede. Fuori coprizaini e mantelle e via lungo il sentiero che, in discesa, ci porta al lago delle Malghette. Foto e verifichiamo la segnaletica per la malga Zeledria: 1:40! Troppo, l’autista era stato chiaro, termine ultimo per salire in autobus ore 16 e ora sono già le 15. Abbandoniamo l’itinerario ufficiale e ci affidiamo a una freccia che indica Passo Carlomagno ore 1:10, proviamoci e via di corsa…
Anche questa volta ce l’abbiamo fatta, guai a “sforare” l’orario stabilito dall’autista!
Gran bella uscita, alpinistica, tecnica, di grande soddisfazione, i ragazzi l’hanno affrontata con grinta e si sono divertiti, a me la soddisfazione di vederli attenti, responsabili e capaci.
Grazie ai numerosi accompagnatori che ci hanno garantito foto, attenzione e controllo.
Alla prossima, Raffaele