Traversata Campiglio/Molveno con pernottamento al rf.Pedrotti

Dettagli

Data
17-7-2022
Durata
2 giorni
Difficoltà
EEA: Escursionisti esperti con attrezzatura
Accompagnatori
  • Accompagnatori di Alpinismo Giovanile

Traversata da Madonna di Campiglio al lago di Molveno con pernottamento allo storico rifugio Tosa per il gruppo dei ragazzi più grandi dell’Alpinismo Giovanile CAI Vestone.

Gran bella uscita, abbiamo fatto un poco tardi, ma quando hai a che fare con il traffico è sempre difficile gestire i tempi. Bravi ragazzi, avete cominciato ad "assaggiare" cosa è l'alpinismo su roccia, provando l’arrampicata in ambiente e la discesa in corda doppia e non avete avuto nessuna esitazione.

Un enorme grazie agli accompagnatori, pazienti, competenti e sempre disponibili ad "ascoltare" i ragazzi.

Un pensiero in merito alle Dolomiti e alla presenza dell’acqua.

Il parco Adamello Brenta è tagliato in due dalla val Rendena, la destra orografica comprende il gruppo dell’Adamello e della Presanella: granito, ghiacciai, cascate, torrenti, laghetti.

La sinistra, il gruppo del Brenta: dolomia, rocce, pareti scoscese e niente acqua in superficie.

L’arsura del Brenta, l’hanno subita anche i nostri ragazzi in questa uscita al rifugio Tosa.

I due litri di acqua preventivati sono risultati insufficienti a calmare la sete della salita.

Neppure la presenza dei rifugi sul percorso, con la speranza di trovare una fontana ci hanno aiutato. Solamente al rifugio Croz dell’Altissimo, il più basso, abbiamo trovato un rubinetto ancora attivo e ho visto uno dei nostri ragazzi fare scorta riempiendo 3 borracce a meno di un’ora dalla fine dell’escursione.

Le fontane che una volta buttavano acqua, ora sono secche e l’unica acqua la puoi comprare a caro prezzo. Anche l’acqua servita alla cena nel rifugio abbiamo dovuto pagarla come extra.

Qualcuno ha cominciato a chiamare l’acqua potabile: petrolio bianco.

I ghiacciai si stanno sciogliendo e sono loro la riserva di acqua dolce più grande sulla terra e si va assottigliando. In Brenta di ghiaccio ce n’è quasi più, in Adamello quanto ne resta ancora?

Io mi sforzo di consumare meno acqua possibile garantendo nel mio piccolo la capacità di scorta dei laghi alpini. Al mio paese c’è già l’ordinanza di non innaffiare giardini e orti…

Ma il vero spettro è quello di aprire il rubinetto di casa e scoprire che non eroga più acqua…