Dettagli
- Data
- 20-10-2019
- Difficoltà
- EEA: Escursionisti esperti con attrezzatura
- Accompagnatori
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- Marzia Franceschini
- Lucio Pezzottini
- Renato Matranga
In balia dell'ultimo bollettino meteo con decisione dell'ultim'ora: la gita verrà effettuata!
Ore 8.00 ritrovo al parcheggio del ristorante il Cacciatore in M. Magno.
Siamo tutti contenti perché il meteo si è schierato dalla nostra parte oggi, considerando le giornate di venerdì e sabato pessime Distribuiti i caschetti, zaino in spalla, sono le 8.15 si parte per il sentiero n. 504 che sale ripido verso Selva Piana.
In men che non si dica la strada si addolcisce e arriviamo alla distesa pianeggiante che si presenta come un dipinto a sfondo autunnale con colori che vanno dal giallo, verde, arancio, marrone ocra, rosso ... Ed è bellissimo passeggiare su un tappeto soffice d'infinite foglie.
Avendo alla portata il breve sentiero che conduce alla sommità, saliamo alla Croce di Selva Piana dove si gode un panorama un p offuscato della pianura sottostante e del lago di Garda.
Scendiamo e percorriamo un breve tratto di sentiero, poi spostiamo verso il centro della Piana, dove il terreno pare venga lentamente inghiottito (doline): si formano 2 gruppi e inizia la preparazione per l'avvicinamento e l'ingresso in grotta.
I primi 10 ragazzi vengono condotti a percorrere un sentiero, dove sarà la grotta e come sarà?
L'ingresso è un bell'impatto: un'ampia apertura in mezzo al bosco presenta ai nostri occhi.
Dopo aver spiegato ai ragazzi importanti dettagli per la progressione in sicurezza e aver precedentemente fissato 2 spezzoni di corda per facilitarne la discesa, i primi ragazzi entrane curiosi ed eccitati (ore 10.00).
Via via si scende e la luce del sole scompare lasciandoci al buio, ora ci affidiamo alle luci delle nostre pile frontali che guidan il nostro cammino insicuro tra i sassi, fango, detriti della frana verso il fondo della Grotta del Coalghes.
I ragazzi osservano interessati le caratteristiche della roccia le concrezioni le mini stalattiti (e son preparati sull'argomento) ... Quel colore argentato che si vede sulle pareti e soffitto cos'è? Nient'altro che piccolissime goccioline: la grotta è attiva!
Qualcuno scopre per caso una strettoia, il più coraggioso I percorre strisciando, ma dove porterà? A uno a uno lo seguiamo e si sbuca in una piccola "stanza" chiusa, fatta di concrezioni, sassi e fango ... Ed ecco il divertimento: inzuppare i guanti nel fango cremoso e spalmarlo addosso agli accompagnatori!
Stesso copione con il 2° gruppo di ragazzi.
Sono le 11.40 circa, siamo tornati all'aperto, alla luce e a una temperatura più mite.
Ci incamminiamo direzione santuario Madonna della Neve che raggiungiamo intorno alle ore 12.20-12.30.
Finalmente pausa pranzo!
L'atmosfera è rilassata e appagata: i ragazzi radunati in gruppi consumano i loro mega panini giganti e si raccontano le emozioni, ridono, scherzano ... ma .... tempo di ricaricare le energie che son pronti per un'improvvisata partita di Rugby tra maschi e femmine.
Quando le prime nuvole minacciose si fanno sopra le nostre teste è l'input per iniziare il percorso di rientro, da Madonna della Neve verso il paese di Clibbio (sono le h 14.30 circa).
Lungo il sentiero, attraversando il bosco, non resistiamo alla raccolta di un gruzzoletto di castagne da portare a casa come bottino della giornata.
Giungiamo al ritrovo genitori puntuali alle 16.45, contenti, fortunati e (un poco) infangati ...
Marzia